Studi di scenario nel settore bancario e assicurativo

Se l’analisi dei fabbisogni contingenti espressi dal sistema produttivo riveste un ruolo fondamentale ai fini dell’adattabilità delle risorse umane, l’anticipazione dei fabbisogni assume un ruolo strategico per lo sviluppo delle politiche di formazione del paese. Prefigurare la direzione del mutamento e ciò che ne deriva in termini di necessità future, significa avere la possibilità di prevenire, con adeguate politiche, l’impatto che determinati eventi possono avere sui sistemi economici, produttivi, organizzativi e professionali.

Negli ultimi anni l’Isfol, su mandato del Ministero del Lavoro, è impegnato nella realizzazione di un sistema informativo su professioni, occupazione e fabbisogni professionali. Il sistema si configura come l’interfaccia che consente la comunicazione tra sistema economico‐ produttivo e mercato del lavoro da un lato, e sistema istruzione/formazione professionale dall’altro, al fine di creare un canale che colleghi i due versanti in un’ottica di sinergia, per favorire l’attivazione di politiche integrate del lavoro e dell’education. Il sistema è organizzato intorno alla Nomenclatura e classificazione delle Unità Professionali (NUP) . La NUP ha individuato 805 unità professionali, oggetto di una ponderosa indagine campionaria che ha prodotto la rappresentazione media del lavoro in Italia. Il sistema è concepito in modo speculare con fabbisogni occupazionali da un lato e fabbisogni professionali dall’altro. Altra caratteristica del sistema è data dalla doppia dimensione temporale: previsioni di assunzione a breve termine e fabbisogni professionali contingenti; previsioni di occupazione di medio termine e anticipazione dei fabbisogni professionali a cinque anni.

L’anticipazione dei fabbisogni nel settore bancario e assicurativo, che qui viene presentata, è frutto della sperimentazione di una delle tecniche di foresight più diffuse: le metodologie di scenario. L’utilizzo di tali metodologie è stato sviluppato in campo militare, negli anni immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale, per poi estendersi nella società civile negli anni settanta con la prima crisi petrolifera. Da allora, sull’esperienza pionieristica della Shell, che, attraverso la prefigurazione degli scenari riuscì a limitare i disagi provocati dallo shock petrolifero, molte multinazionali hanno adottato questa metodologia per definire le strategie aziendali di medio‐lungo periodo. Dal campo aziendale l’utilizzo delle tecniche di foresight si è esteso ai contesti di ricerca strategica a supporto della decisione politica

Studi di scenario nel settore bancario e assicurativo

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