Rappresentanza, inclusività e tesseramento

Rappresentanza, inclusività e tesseramento sono delle parole chiave attorno alle quali si deciderà il futuro stesso del sindacato e delle relazioni industriali. Se la contrattazione, si configura come il beneficio collettivo prodotto dall’azione sindacale, la sua e cacia e la sua pervasività vengono messe in discussione da alcune dinamiche che si stanno abbattendo su tutti i paesi ad antica industrializzazione e che incidono sulla capacità delle organizzazioni sindacali di raccogliere iscrizioni e quindi di mantenere una consistente base di rappresentanza. Ci riferiamo a quelle dinamiche sociali, economiche e politiche che hanno contribuito a una crescente individualizzazione della forza lavoro e un conseguente aumento delle diseguaglianza all’interno del mondo del lavoro o a quelle tendenze politiche che hanno generato un clima di diffidenza nei confronti di tutti i corpi intermedi.

In particolare, le dinamiche sociali degli ultimi tre decenni ci mostrano come ad assumere centralità all’interno del dibattito sul rinnovamento sindacale sia il concetto di inclusività. La crescente flessibilità contrattuale e l’abuso del lavoro atipico hanno determinato un consistente aumento di quella fascia di lavoratori che vivono in condizioni precarie e marginali. Si tratta di una consistente parte della forza lavoro, che pur avendo un forte bisogno di azione collettiva per rivendicare i propri diritti e migliorare la propria condizione, per diverse ragioni che andremo ad analizzare nel corso di questo rapporto di ricerca, risulta più distante dal sindacato. Se, quindi, consideriamo il tesseramento come uno strumento imprescindibile non solo per la sopravvivenza economica dell’organizzazione ma anche come misura del suo grado di rappresentatività e forza nei confronti della controparte allora, dalla capacità di intercettare questa nuova crescente fascia della popolazione, deriverà la capacità del sindacato di rimanere un attore centrale per la vita economica e sociale dei paesi occidentali. Il tesseramento sindacale, in un’accezione inclusiva,

quindi, rappresenta l’architrave centrale di questo rapporto di ricerca. Senza la pretesa di sostituirsi al dibattito sindacale, questo lavoro si propone di mettere in fila tutti quegli elementi utili a capire i meccanismi che sottendono il processo di iscrizione sindacale, al fine di stimolare una riflessione sulle possibili strategie di reclutamento che possano invertire i recenti trend e portare ad avvicinare il sindacato con il crescente mondo dei lavoratori più marginali.

Dopo una prima ricostruzione, sia qualitativa che quantitativa, rispetto agli effetti delle dinamiche in corso sul mondo delle relazioni industriali europee, attraverso una lettura ragionata della letteratura specializzata e un’analisi di alcune evidenze empiriche, in primo luogo andremo a definire quali sono le ragioni che spingono le persone a iscriversi al sindacato. Queste determinanti della sindacalizzazione saranno la base dalla quale partire per poter abbozzare un ragionamento sulle possibili strategie di insediamento. All’interno di questo quadro teorico, un ampio spazio sarà dato all’analisi dei dati empirici. In un contesto di generalizzato declino delle affiliazioni sindacali, infatti, occorre capire qual è la dinamica più generale a livello europeo e se la riduzione delle iscrizioni al sindacato stia impattando anche sui livelli di estensione della contrattazione collettiva.

A tal proposito, l’analisi empirica sarà arricchita da una fotografia statistica del tesseramento della Filctem che ci permetterà di calare i nostri ragionamenti all’interno di un perimetro ben definito.

Innovazione e sostenibilità - Ares2.0

Scarica la versione completa in pdf

Prodotti correlati

Inizia a digitare e premi Enter per effettuare una ricerca