FINALITÀ E METODOLOGIA
“Il sistema Mec in cifre” è un vero e proprio osservatorio finalizzato al monitoraggio degli andamenti dei settori manifatturieri di rappresentanza FILCTEM al fine di costruire un apparato di informazioni statistiche che possa aiutare a leggere i cambiamenti in corso. Attraverso una metodologia quantitativa principalmente orientata all’analisi e all’interpretazione dei dati Istat, si forniranno alcune evidenze empiriche rispetto alle principali dinamiche di settore.
Dal punto di vista operativo il progetto si svilupperà attraverso la realizzazione di 4 note trimestrali, organizzate sulla base di variabili predefinite che faranno sintesi delle principali dinamiche congiunturali all’interno di ciascun aggregato economico dei sistema MEC, a cui seguirà un rapporto annuale avente l’obbiettivo non solo di mettere insieme le informazioni raccolte su base trimestrale, ma anche di restituire un quado interpretativo più ampio e orientato alla definizione di possibili scenari di medio periodo. Ciascuna nota trimestrale sarà elaborata utilizzando i dati primari di fonte Istat che permettono di prendere in esame anche in una prospettiva congiunturale l’andamento economico e occupazionale dei diversi settori di rappresentanza della Filctem. Le variabili di indagine su cui sarà svolto il monitoraggio settoriale sono: produzione, fatturato ed ordinativi delle imprese, prezzi, e scambi commerciali con l’estero. A completare la fotografia congiunturale dei settori sarà anche una analisi dei dati dell’indagine Istat sulla fiducia delle imprese.
Le filiere oggetto della nota sono 6: combustibili, moda, chimico-farmaceutica, gomma-plastica, vetro-ceramica. Le filiere saranno studiate fino alla quarta cifra Ateco. Tuttavia, per facilitare la lettura dei dati, l’analisi oltre la seconda cifra Ateco sarà fornita in una appendice statistica della nota. Ciascuna nota trimestrale sarà accompagnata da una fotografia del più generale quadro macroeconomico, che sarà proposto anche in una rappresentazione previsionale. Per questa parte, oltre alle fonti Istat, si utilizzeranno dati Banca D’Italia, Commissione Europea; Ministero dell’Economia e delle Finanze.